Il turismo attuale è un fenomeno di massa caratterizzato da un mercato volubile in cui la motivazione di status assume sempre più spessore. Il turismo è dunque anche un fenomeno di moda, sensibile ai cambiamenti e alle aspettative della gente.
Gli appassionati del turismo itinerante sono in costante crescita in tutta Europa, e da un'indagine risulta che sulla loro "casa viaggiante" trascorrono almeno 60 giorni l'anno. Sono tanti, in Italia circa 160.000 famiglie, in Europa 800.000; amano la vita en plein air, ma non sono gente con poche risorse economiche, anzi.
Secondo alcuni, i turisti che scelgono questo tipo di vacanza rappresentano un sopruso, una violenza ambientale, una scocciatura per ristoratori e gestori di campeggi, ma in relatà il turismo itinerante sta diventando una tendenza che sta prendendo sempre più piede: sono infatti sempre più numerose le famiglie che organizzano delle vacanze itineranti per la vita all'aria aperta, il contatto con la natura e il senso di libertà.

Nella nostra epoca dove è di moda la messa in scena della storia e la spettacolarizzazione della realtà, spesso la realtà copia la finzione: il turismo è un esempio perfetto di "fingere" di vivere come se si fosse qualcun' altro, e basti pensare al fenomeno dei villaggi turistici per rendersene conto; il turista itinerante invece, gestendo appieno il proprio tempo e la propria voglia di esplorare, dà molta importanza dell’immagine per credere nella realtà, e si fermerà non tanto in quella località in quanto è la più rinomata dal punto di vista turistico e balneare, quanto perchè da sé stesso scelta, dalla necessità di “testimonianze” per essere certi di aver vissuto l’esperienza. Un esempio sono la motitudine di camper e roulotte nei luoghi sacri dove la presenza di pellegrini ravviva anche la fede e muta la visione delle cose.

Il turismo itinerante si basa soprattutto sul viaggio: organizzare viaggi in carovana nelle mete più suggestive, affidandosi il più possibile a referenti in loco, in modo da ridurre al minimo rischi e contrattempi vari, e rendere più piacevole il cammino. Quali siano le motivazioni al viaggio rappresentano l'analisi da cui partire, che permette di conoscere la catena di attività che portano le persone a scegliere questo tipo di vacanza. Nel corso degli ultimi decenni il costante sviluppo del turismo itinerante e le positive previsioni di una sua continua crescita per il futuro hanno visto fiorire gli studi in tale campo, le iniziative di formazione, la creazione di riviste specializzate, la nascita di associazioni di esperti del settore e di centri di ricerca, le occasioni di confronto tra ricercatori e professionisti del turismo. Inoltre le aree di sosta sono sempre più spesso attrezzate, dotate di allacciamenti elettrici, servizi e camper service.

Per i camperisti c'è anche la posibilità di fermarsi nei campeggi appositamente predisposti, dalla Riviera dei Cedri in Calabria, alle Marche, dall'ultimo lembo di Puglia, alla Val d'Orcia in Toscana, dalla Calabria, alle Cinque Terre in Liguria.
In numerose città d'arte italiane c'è parecchia tolleranza sui luoghi dove fare del turismo itinerante e le situazioni dove poter sostare non mancano. In determinati periodi festivi (Pasqua, Natale, Ferragosto) è frequente vedere camper nei posti più disparati e sempre a gruppetti; negli altri periodi, invece, è raro, ma non infrequente, osservare camper in sosta. Il turista tipo del turismo itinerante viaggia anche in un periodo di bassa stagione, evitando l’affollamento e scegliendo così il mare in inverno, e le città in pieno agosto. Va comunque rimarcato che nelle città turisticamente più rinomate le probabilità che si possano trovare elementi di disturbo (dal rumore a qualche disturbatore) sono più alte rispetto allo sperduto paesino sul lago. La sosta libera dipenderà quindi dalle abitudini del camperista per questo genere di circostanze ambientali.

Mentre il viaggio nel passato era spesso determinato da un senso di necessità, nel presente ciò che prevale è il senso di libertà, e in quest'ottica il turismo itinerante rappresenta la scelta migliore. Il bisogno di viaggiare è nato come esigenza di vita: le persone si muovevano per trovare migliori condizioni di vacanza; oggi il bisogno di viaggiare è conoscenza, e comprende la visita delle classiche città d'arte, dei monasteri e delle cattedrali, delle sculture e palazzi secolari in cittadine lontane dal turismo di massa. Oggi il bisogno di viaggiare è anche il recuperare una vicinanza con la famiglia, una condivisione totale dello spazio, del tempo e delle emozioni, che solo un turismo organizzato in questa maniera può restituire. Oggi il bisogno di viaggiare e sistemarsi dove meglio aggrada, significa anche entrare nella cultura del paese che si sta visitando, facendo esperienze dai vasti contenuti umani e culturali.

Attualmente il turista tipo che si dedica al turismo itinerante è una persona orgogliosa, appassionata, che non cambierebbe una suite in una località famosa del mondo con le sue quattro ruote; che non vorrebbe una vacanza oraganizzata da un tour operator nei minimi dettagli; che non desidererebbe un animatore turistico che gli organizza qualsiasi minuto della propria vacanza.
Nel turismo itinerante si cercano il piacere della clandestinità, si riscopre lo sguardo da esploratore  e in questo modo si trova sempre qualcosa di insolito anche in luoghi che ne sono a priori sprovvisti.